Verso la sussidiarietà ‘circolare’
“Partecipazione sociale e cittadinanza attiva non sono condizioni acquisite per l’adulto vissuto per anni in una cultura dei soli diritti… Il lavoro e l’esercizio stesso della professione sono stati in questi anni privati della dimensione sociale…”
L’opuscolo ‘partecipazione sociale e cittadinanza’ del presidente della Federuni, Giuseppe Dal Ferro, offre parecchi spunti di riflessione non solo per il contesto culturale che contraddistingue la nostra associazione, ma anche per ricercare una chiave d’interpretazione propositiva, nella cornice economica e socio-politica del difficile periodo che stiamo attraversando.
E’ assodato che la globalizzazione, oltre ad aver divelto le barriere e amplificato gli scambi, ha messo alle corde l’assetto produttivo occidentale, accentuando sia il contagio consumistico sia i fenomeni di crisi ad esso collegati.
Da un lato la politica si mostra debole nel rincorrere i complessi problemi che incalzano, dall’altro “le culture con la loro molteplicità di modelli si trovano spiazzate per l’affermarsi di stili di vita artificiali diffusi dalla comunicazione di massa.”
La rincorsa verso il benessere ha soppiantato ogni remora da parte della coscienza individuale; l’efficienza è diventata un mito che non si ferma di fronte ai disagi altrui ed ai bisogni collettivi; la produttività è la macina che produce nuove ricchezze e frantuma antichi valori.
“Nell’adulto è ancora viva la memoria del passato, ridotta nella società a solo ricordo, perché non serve più… L’individuo, in balia di processi incontrollabili, pertanto si rinchiude in se stesso; avverte che la partecipazione alla vita democra-tica, fortemente condizionata dai mass-media, è “strumentalizzata e svuotata di senso.” … (circolare 2.14 – Dicembre 2011)