CRIPTA DI SAN SEPOLCRO
Piazza San Sepolcro - Milano
Luogo di profonda sacralità, la cripta venne scelta da san Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, dove si recava ogni mercoledì e venerdì pomeriggio. Non era infrequente vederlo passare intere notti in quella che lui stesso definì “la palestra dello Spirito Santo”, in adorazione del simulacro del sepolcro di Cristo. Per questo motivo, dopo la sua canonizzazione, venne posta una statua in terracotta policroma raffigurante il santo inginocchiato davanti al sarcofago. La cripta consente inoltre ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città. La pavimentazione, costituita da grandi lastre di pietra bianca ‘di Verona’, proviene infatti dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo, la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose.
Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, successivamente la cripta è stata oggetto di un complesso intervento di restauro finanziato dal MIBAC e terminato nella tarda primavera del 2019, volto principalmente al recupero delle superfici decorate.
La chiesa di San Sepolcro fu fondata nel 1030, quando un monetiere di Milano di nome Rozzone fece erigere sull’antico foro romano una chiesa che l’arcivescovo Ariberto d’Intimiano consacrò solennemente alla Santissima Trinità.
La sua storia millenaria si sovrappone con quella delle crociate. Il 15 luglio 1100, dopo la riconquista di Gerusalemme, l’allora arcivescovo di Milano, Anselmo IV da Bovisio, a memoria di questo straordinario evento, cambiò la dedicazione in chiesa del Santo Sepolcro. A motivare questa titolazione è la presenza nella sua parte sotterranea, fin dalla fondazione, della copia del sepolcro di Cristo. Realizzata da un maestro campionese del primo Trecento, secondo la tradizione al suo interno venne posta la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme e altre reliquie provenienti dai luoghi santi.
Nella seconda metà del Cinquecento, la chiesa venne eletta da San Carlo Borromeo come luogo privilegiato di preghiera. Egli avviò un complesso rinnovamento dell’edificio di culto, che prevedeva la realizzazione di un sacro monte urbano, costituito da ventiquattro cappelle dedicate alle scene della Passione. Il progetto, per varie vicende, non fu mai portato a termine, anche se alcuni gruppi vennero effettivamente realizzati e sono ancora visibili nella chiesa superiore.
Nei secoli successivi la chiesa subì diversi interventi di rimaneggiamento e restauro, che ne modificarono l’aspetto in maniera sensibile.
Anche la facciata fu ricostruita a fine Ottocento secondo uno stile romanico ritenuto più conforme all’antico edificio medievale.
Nel 1928, con la soppressione della Parrocchia di San Sepolcro, in complesso venne annesso al patrimonio della Biblioteca Ambrosiana, che ancor oggi la amministra.
Tra il 2008 e il 2011 il complesso della chiesa superiore è stato oggetto di un importante intervento di restauro promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Lombardia e condotto da Pinin Brambilla Barcilon, che ha permesso di fare luce sulle complesse vicende storico-artistiche di cui questo luogo, definito da Leonardo da Vinci “vero centro di Milano”, è stato protagonista nei secoli.
Programma e informazioni
Ritrovo alla MM di Gorgonzola ore 8,40
e partenza con la metro delle ore 9 circa
ore 10 incontro con la prof. Marco Cavenago e distribuzione delle audioguide
ore 11,30 circa fine della visita guidata
Minimo 20 persone – Massimo 25 persone
Costo: €. 15 solo gli Iscritti UTL
Comprensivi di: ingressi, guida e audioguide
Prenotazioni dal 4 ottobre - in Auditorium dalle 14.00
Per eventuali comunicazioni, rivolgersi a:
Marisa 335 6704151 -
MariaTeresa 338 4255158
Nuccia 349 6286526 -
AnnaMaria 349 8603701