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La Certosa di Pavia e dintorni

16-03-2012

Ad inverno inoltrato ci siamo avventurati per la campagna pavese per ammirare l’incomparabile bellezza della Certosa di Pavia –  l’orgogliosa tomba dei Signori di Milano. Purtroppo era immersa nella nebbia e alcuni di noi sono rimasti alquanto dispiaciuti per non potere ammirare dall’esterno il tiburio romanico-gotico di fattura lombarda. Per non menzionare il disappunto dei fotografi del gruppo! (*)
Benché la preziosa facciata, (eseguita a più riprese a cominciare dal 1470 dai più grandi scultori del tempo), così sfumata sembrava ancora più magica.
La storia inizia con le ambizioni di Gian Galeazzo Visconti che vuole assumere una funzione di guida prestigiosa sia nel campo culturale che religioso. Più volte il Conte di Virtù (nome tratto dalla contea di Vertus ereditata dalla moglie Isabella figlia del Re di Francia) aveva manifestato, nella sua modestia, il desiderio di avere “un Palagio per sua abitazione (il Castello di Pavia), un giardino per suo diporto (la tenuta del Barco di 36 chilometri quadrati) ed una cappella per sua divozione (la Certosa)”…