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Suona da oltre tre secoli

07-05-2012

Verdi colline d’Africa, Le nevi del Kilimangiaro, Fiesta, Il vecchio e il mare, tutti questi titoli, se vogliamo un po’ banalotti, rimandano subito all’autore, ma ce n’è uno che banale non è: Per chi suona la campana. Hemingway non se l’è inventato, ma lo ha trovato. Lo ha preso da Meditation XVII di un poeta famoso nella letteratura inglese: John Donne. Le meditazioni, che sono XXIII, sono in realtà sermoni perché il poeta era anche un valente predicatore.
La raccolta “Devotions” che riunisce le sue meditazioni è ignota ai più, ma tutti o quasi conoscono i celebri versi che contengono le parole usate da Hemingway, senza ricordare forse dove collocarli:

Nessun uomo è un’isola,
completo in sé stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto
…..……………………
ogni morte di uomo mi diminuisce
perché partecipo dell’umanità, perciò
non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana,
essa suona per te.

lo penso che queste siano tra le parole più alte che mai siano state scritte per dire unità, condivisione, partecipazione, appartenenza, solidarietà, nella vita e nella morte. Se dici oggi “per chi suona la campana” ti rispondono: Hemingway; o qualcuno magari aggiunge: la Bergman (!)

(continua a pag 4 – circolare maggio 2012)