La nostra storia
Le origini
“Quando sono andato in pensione, non frequentavo il bar. Al parco ci si incontrava sei o sette persone e spesso ci si chiedeva che cos’altro potessero fare dei pensionati. Ma già dall’82-83, ascoltando il Gazzettino Padano, sentivo alla radio parlare dell’università della terza età realizzata a Milano e a Monza.” A esprimersi così è Battista Seccardelli, il quale una sera, incontrato l’assessore Giovanni Pirovano, nelle vicinanze della sua abitazione, gli disse: “Pirovano, vuole fare qualcosa d’importante per Gorgonzola?” E aggiunse all’assessore che lo guardava stupito: “L’università della terza età può essere il fiore all’occhiello per Gorgonzola.” “Ma attaccherà?” si domandarono l’allora assessore alla cultura e nei primi tempi se lo chiesero un po’ tutti coloro che collaborarono alla buona riuscita dell’impresa, pur senza lasciarsi condizionare dalle immancabili difficoltà.
Al di là dei tanti pour parler – fondamentali per avviare qualsiasi processo evolutivo – di pensionati irrequieti desiderosi di impiegare il proprio tempo in modo costruttivo, le pietre miliari della nascita dell’Università del Tempo Libero (UTL) di Gorgonzola sono la creazione del CCRA (Centro Comunale Ricreativo Anziani) e dell’OVA (Organizzazione Volontari Arcobaleno).
Le iniziative intraprese trovano riscontro in una serie di documenti che riportano gli anni 1986-87 e 1992, anni fatidici rispettivamente della fondazione del CCRA e della fondazione dell’OVA.
I verbali UTL (n.71 del 14.11.88 e n.86 del 20.3.89) illustrano i primi passi, i contatti intrapresi con l’università della terza età con sede in piazza S. Marco a Milano, il progetto di formazione culturale con l’indicazione di 4 corsi con 2 lezioni settimanali presso l’Auditorium.
Poiché le idee non hanno gambe per camminare da sole, ma ci vuole sempre l’apporto fattivo di più persone per raggiungere risultati di rilievo, nel primo verbale relativo all’incontro con l’assessore Pirovano del già citato Seccardelli, troviamo i nomi degli altri promotori Mandelli, Brizzante, Longoni, Motta, Berti.
Un anno dopo Longoni, Berti, Seccardelli e l’assessore Pirovano sono ricevuti dalla Dott.sa Micheli, direttrice della fondazione che ha sovvenzionato l’università della terza età ‘Card. Giovanni Colombo’ in piazza S. Marco a Milano.
In una recente intervista, Gianfranco Gioia e Diamantina Motta confermano il quadro complessivo: “l’UTL nasce per iniziativa di un piccolo gruppo all’interno dell’associazione CCRA (Centro Comunale Ricreativo Anziani)… Diamantina ne diventa segretaria. Successivamente nel 1992 con la nascita dell’OVA (Organizzazione Volontari Arcobaleno), che gestiva il CCRA, Diamantina diviene responsabile del ramo culturale.”
I primi quattro anni di attività vedono la crescita esponenziale degli iscritti che passano da una cinquantina a 167, di provenienza anche dai paesi limitrofi. Intanto le materie oggetto d’insegnamento sono diventate sei. Scriverà più tardi Renzo Smaniotto, in occasione dell’anniversario dei primi dieci anni, che il percorso dell’UTL è stato favorito da una “buona stella” e dall’incontro di una docente “innamorata della Filosofia per la vita”, Emilia Valera, che ha dato un’impronta e un contributo didattico decisivi.
Gli altri pioneri e decani dei primi anni accademici, sono il dott. Luciano Ferrari, docente di patologia medica, e la prof.sa Luisa Secchi Taruggi, docente di lettere, – per usare una sua definizione – docente “della cultura intesa come nutrimento dell’anima”.
Di pari passo con l’inizio dei corsi si è sviluppato il ramo uscite culturali trovando nel corso degli anni pari entusiamo negli organizzatori e nei partecipanti.
Passi significativi
Il primo passo importante per il Centro Anziani – e per tutte le attività che ne sono derivate – è stato il fatto che sin dal primo momento l’associazione ha goduto di un ampio raggio d’azione rispetto all’assessorato alla cultura. Con lungimiranza, è stata messa in grado di amministrare le proprie attività autonomamente, senza trovarsi quindi alle dirette dipendenze dell’amministrazione comunale e dei contraccolpi dell’alternanza politica.
Secondo passo significativo, nel 1992 l’OVA diventa il braccio esecutivo nella gestione di tutte le attività del centro anziani. La nascita dell’associazione rappresenta quindi l’altra tappa importante dell’evoluzione del ramo culturale in quanto l’università viene progressivamente ad assumere una connotazione specifica che porterà prima all’autonomia gestionale e successivamente al distacco dall’OVA.
“All’epoca” rammenta Diamantina “tutto faceva capo all’OVA, ogni passo doveva essere approvato dal Consiglio dell’OVA. A un certo punto si è avvertita la necessità di maggiore indipendenza. Si sentiva il bisogno di andare oltre l’aspetto ludico-ricreativo rappresentato dai vari gruppi già esistenti di ballo, gite, bocce e altri.”
L’autonomia
Nel 1996 l’UTL diventa un’associazione autonoma, ed i soci fondatori si possono leggere sul primo Statuto (pag. 1 e 2 corrispondenti a pag.26-27). In seguito a quest’evento l’UTL diventa una entità autonoma, a tutti gli effetti è un’associazione indipendente, con rappresentanti e bilanci propri. Ancora una volta la separazione è sinonimo di lungimiranza che ne favorisce la crescita futura.
Renzo Smaniotto, eletto presidente, resterà in carica fino al 1999.
Tra i fatti più significativi di questo periodo troviamo la proposta, nell’anno accademico 96/97, del primo corso di lingua straniera. Il ‘97 vede anche la formazione del gruppo ‘amici della lettura’, in collaborazione con Franco Galato responsabile della biblioteca comunale; proposta di incontri bi-settimanali rivolta a tutti i corsisti (essere utl n.2).
Nel ‘97/98 la segreteria si sposta in via Leonardo da Vinci al n. 10. Mentre le lezioni sono tenute presso l’Auditorium della biblioteca comunale.
Anno dopo anno il numero dei corsisti salgono fino a 300; uno sguardo indietro ed è già tempo di fare il bilancio dell’attività nel suo complesso.
Il 1998 vede la celebrazione del decimo anno accademico. Il fatto assume maggiore rilevanza sul notiziario ‘Essere UTL (se smetti d’imparare incominci ad invecchiare)’ appena nato, perché il notiziario oltre a fissare i momenti più importanti del passato, ricostruendo la storia dei primi anni, si trova a documentare i problemi del momento. Un articolo dal titolo: “I corsi costretti a cambiare sede” testimonia la temporanea inagibilità dell’Auditorium. E infatti per l’anno ‘98/99 i corsi si tengono nella Sala Cinematografica Argentia – succederà ancora qualche anno dopo! Danni collaterali: l’aumento della quota associativa da L. 100 mila passa a L.130 mila. La tasca ne soffre, il desiderio d’apprendere è intatto. Pertanto il numero dei corsisti rimane pressocché inalterato.
Nello stesso anno troviamo testimonianza delle uscite culturali che trovano negli iscritti all’associazione un ampio consenso.
Nel 1999 viene rieletta presidente Diamantina Motta, resterà in carica fino a tutto il 2001. Nello stesso anno si costituisce un gruppo denominato ‘il laboratorio del giovedì’ per offrire agli aderenti la possibilità di ‘un approccio e un colloquio costruttivo su varie tematiche’ inclusi argomenti di attualità (coordinatrice la docente Vanna Mazzei).
Già nel 2000 troviamo i primi inviti ai concorsi letterari esterni, rivolti da Diamantina (la quale in qualche modo tira la volata a Naide nel suggerire ‘attraverso il suo operato’ l’approdo a un concorso letterario indetto dall’UTL). E quando si semina arrivano i frutti: sono premiate due corsiste che hanno partecipato al concorso letterario Antonio Veggiani.
Nel 2001 il gruppo ricerca dell’UTL partecipa al bando del concorso Federuni sul ‘ferro battuto’, il materiale raccolto è l’oggetto di una mostra in occasione della fiera di S. Caterina – per questo lavoro di ricerca l’UTL risulterà seconda ex-equo.
Nel 27/2/2001 la segreteria si trasferisce in via Lazzaretto, 12.
Il 2002 vede Naide Rossi nel ruolo di presidente; resterà in carica fino al febbraio 2008 coprendo così due mandati.
Nello stesso anno incontriamo una serie di iniziative di successo che vanno dalle mostre dei lavori artistico-manuali dei corsisti, al laboratorio di espressione (in seguito denominato semplicemente laboratorio teatrale), al primo concorso letterario organizzato e indetto dall’UTL riservato agli iscritti.
In novembre viene allestita una mostra, che viene ripetuta per le festività natalizie, di immagini sacre attraverso le vie, corti e cascine di Gorgonzola e Pessano con Bornago.
Due avvenimenti significativi, nel corso del 2003, sono il gemellaggio tra Ambert e Gorgonzola che sfocia nel ‘partenariato con l’Université Populaire de la Dore’ e l’inizio degli incontri aperti alla cittadinanza, rispettivamente a settembre e dicembre. Stesso anno, un fatto meno solenne ma puntuale e coinvolgente è rappresentato dall’appuntamento periodico del notiziario con la nuova rubrica ‘l’angolo dei libri’, proposta dal nostro docente di letteratura italiana Carmine Valendino.
L’inizio del 2004 è tra i più solenni: c’è la presentazione ufficiale del nostro libro ‘lo sguardo dei santi’ alla presenza delle massime autorità comunali. A marzo appare per la prima volta la rubrica ‘l’intervista’ sul giornalino, un modo per conoscere più da vicino alcuni protagonisti tra le fila della nostra associazione.
In occasione del festival del cinema nuovo (settembre 2004), che si tiene a Gorgonzola ogni due anni, Gorgonzola dà ospitalità a un gruppo di ragazzi diversamente abili e loro accompagnatori provenienti da Ambert. La fattiva collaborazione di alcuni corsisti dell’UTL contribuiscono alla buona riuscita dell’avvenimento. Nel novembre 2004 l’UTL ospita il seminario Federuni per il nord-ovest. E per finire l’anno (dicembre 2004): si assiste alla prima performance del laboratorio di teatro presso l’Auditorium della biblioteca, un avvenimento che con modalità diverse si ripeterà di anno in anno – segno tangibile di successo.
Il 2005 è stato l’anno d’inizio della collaborazione con l’Istituto Maria Immacolata e con l’OVA a cui verrà esteso il concorso letterario, della vincita del primo premio del concorso Federuni ‘l’arte religiosa applicata ai tessuti’ (novembre 2005) e fatto ancora più rilevante: il trasloco nella nuova sede.
Un balzo in avanti
“Un problema, che ci siamo trascinato per qualche tempo,” hanno segnalato Gianfranco Gioia e Diamantina Motta in una recente intervista “ora superato, è stato quello logistico, con la sede prima in via Leonardo da Vinci e poi in via Lazzaretto, mentre i corsi si tenevano in via Montenero e per un periodo presso la sala Argentia. Fino a un paio d’anni fa quando ci siamo trasferiti nell’attuale sede di via Italia.” La conversazione è recente, ma il problema è ancora ben vivo nella memoria se viene citato come qualcosa che è rimasto un ostacolo ricorrente nella gestione passata.
Quindi a ben ragione può essere definito un balzo in avanti, il trasloco nella nuova sede presso il nuovo Centro Intergenerazionale, inaugurata il 21 dicembre 2005. Finalmente nella nuova sede trovano posto sia la segreteria sia i corsi.
Presente e futuro
Consideriamo gli anni 2007 e 2008 parte del nostro presente e una premessa per il nostro futuro. L’eco della vincita del primo premio del concorso Federuni (l’arte religiosa applicata ai tessuti) ha portato nel febbraio 2007 il nostro gruppo di ricerca all’udienza papale del mercoledì. Nel corso dello stesso anno segnaliamo altri tre fatti salienti. Sul nostro notiziario, l’angolo dei libri prende la denominazione provvisoria ‘post lettura’ e successivamente ‘l’angolo nascosto della libreria’ (la finalità non è la semplice diffusione del libro, ma il porsi l’obiettivo di una proposta o scoperta del libro trascurato dal tam tam mediatico della grande editoria). Il quinto concorso viene esteso anche agli altri tre istituti di scuola media superiore di Gorgonzola. Nascita del gruppo videomediale.
Marzo 2008 – il nuovo Consiglio elegge Mario Rozza presidente, il quale, insieme al nuovo consiglio e a tutti i collaboratori, è chiamato a raccogliere il gravoso compito di continuare l’operato svolto fin qui e il non meno impegnativo compito di affrontare le sfide del futuro.
Negli ultimi anni i paesi limitrofi hanno aperto delle università simili alla nostra. Nonostante questo drenaggio di iscritti il numero dei corsisti si è assestato intorno ai 250.
L’università della terza età è diventata il fiore all’occhiello per Gorgonzola, com’era negli auspici dei fondatori. Tuttavia i tempi recenti riservano non poche difficoltà, soprattutto alla popolazione più avanti nell’età, che in definitiva sono la maggior parte degli iscritti all’UTL. La nostra associazione continuando nel solco culturale sin qui tracciato, deve saper guardare alle sfide future con rinnovato impegno. E possibilmente deve saper coniugare il sapere con il ‘vile potere d’acquisto’; deve insomma fare in modo che le professionalità presenti tra i suoi iscritti si possano esprimere, concorrendo a fare maturare i fiori in frutti spendibili.